Juve di rabbia

Posted By on Mar 7, 2021 | 0 comments


Nicola Ciacciarelli
Con una prova di carattere, di voglia, ma anche di grande maturità la Juventus ribalta la Lazio (3-1) e si prende tre punti che le consentono di mantenere intatta una piccola speranza di riavvicinamento all’Inter.
I bianconeri hanno rovesciato una gara in cui erano partiti malissimo. Contratti, nervosi, sovrastati dalla freschezza biancoceleste. Tanti errori in fase di impostazione, da uno di questi(retropassaggio errato di Kulusevski) è arrivato il vantaggio firmato da Correa. Ancora qualche minuto di sbandamento, poi la reazione. La Juve stringe d’assedio la Lazio e comincia ad approfittare dei buchi che offre una difesa non imperforabile. Dopo metà primo tempo è il team di Inzaghi a non riuscire più a ripartire. Occorre però una magia di Rabiot, e un ”aiuto” di Reina, che non copre il primo palo, per riequilibrare il risultato.
La Lazio avrebbe l’opportunità di rimettere il muso avanti in apertura di ripresa, ma la testata di Milinkovic prende la traversa . L’ultimo sussulto laziale sveglia definitivamente la Juve che in poco tempo chiude i conti. Prima in contropiede, poi dagli undici metri Morata sentenzia la Lazio. La concentrazione e la determinazione nella mezz’ora finale consentono ai bianconeri di portare a casa i tre punti e di presentarsi alla gara con il Porto di martedì con ritrovato entusiasmo.
La Juve di ieri, presentatasi sulla carta con un 4-4-2 ha in realtà giocato con un 3-5-2, soprattutto in fase di impostazione. La mossa a sorpresa di Pirlo è stata quella di alzare Danilo di diversi metri. Il brasiliano ha giocato da vertice basso della mediana. L’obiettivo, poi raggiunto, era quello di non permettere alla Lazio di giocare in superiorità numerica nella zona nevralgica del campo. In difesa Alex Sandro ha giocato bloccato, mentre Cuadrado ha avuto licenza di spingere a destra, potendo contare sul sacrificio dall’altra parte del campo di Bernardeschi. La squadra dopo l’iniziale disorientamento ha aumentato i giri del motore e grazie ad un recupero palla immediato ha impedito ai biancocelesti di ripartire con continuità, come si era visto nei primi venti minuti.
Nell’ultimo segmento di match Pirlo si è sistemato con un più classico 4-4-2. Bonucci a comandare la difesa con Demiral al centro, mentre McKennie entrato per Ramsey ha occupato la fascia destra a centrocampo. La Juve ha abbassato il baricentro, permettendo però solo cross dalla trequarti all’avversario, sempre intercettati dalla difesa della Signora, che ha portato a casa tre punti importanti per classifica e soprattutto morale in vista della decisiva sfida di martedì.

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