(di Gianluca Guarnieri) La Roma bissa la vittoria di Firenze superando il Genoa per 1-0 all’Olimpico. Un successo prezioso, ancora una volta, e che permette ai giallorossi di tornare quarti, scavalcando per ora l’Atalanta, attesa domani dal match di “Monday night” tra i bergamaschi e l’Inter capolista di Antonio Conte . Una vittoria pesante di sicuro, con molti assenti in casa romanista, vedi Dzeko, Veretout, Spinazzola (in panchina con Mhkitaryan), Kumbulla, e con lo Shakthar che attende la compagine capitolina giovedi sera. Il Genoa di Ballardini non era il cliente migliore, con l’ex storico Kevin Strootman ( il campione “orange” avrebbe meritato i saluto di un Olimpico affollato…) e i vari Destro, Zappacosta e Scamacca, pronti a dare il massimo per fasi rimpiangere. Una Roma che ha saputo lottare, riuscendo a sfruttare i calci piazzati con il quarto centro di Gianluca Mancini, strepitoso nello staccare acrobaticamente alla Michael Jordan il corner di Pellegrini, incornando alla perfezione e lasciando di sasso l’ex laziale Marchetti. Il goal che ha deciso il match, ma per i ragazzi di Fonseca fresco 48enne, la gara è stata indirizzata nel verso giusto dalle prove di Chris Smalling, gigantesco al centro della difesa, pronto sempre ad artigliare ogni pallone che arrivava dalle sue parti, insieme al già citato “Mancio”. Da segnalare le prove di Diawara a centrocampo, insieme con Pellegrini, autore dell’assist, in parte limitato dal consueto fastidio alla coscia destra. Positivo anche Bryan Cristante, spostato sul centro-sinistra difensivo, mentre evanescente Borja Mayoral, ancora una volta a secco di reti e mai al tiro in porta, come con Benevento, Milan e la stessa Fiorentina. Il giovane attaccante spagnolo sembra in involuzione rispetto al brillante fromboliere visto tra Dicembre e Gennaio, e l’assenza del bomber bosniaco si comincia a farsi sentire, anche negli automatismi stessi delle fase offensiva. Da rivedere anche El Shaarawy, in calo fisico (comprensibile per la lunga assenza e il ritardo atletico…) nel corso della partita. Ora la concentrazione va obbligatoriamente a giovedi per l’Europa League, contro lo Shakthar. Un passo per volta, giorno dopo giorno.
