Roma: il proclama della morte e l’attesa della resurrezione

Posted By on Apr 4, 2021 | 0 comments


(di Giuseppe Porro)

Nel weekend pasquale, la Roma pareggia a Sassuolo dando ormai definitivamente addio alla rincorsa quarto posto che significa Champions League e scivolando al settimo posto a 10 giornate dal termine.

Dopo essere stati a lungo al 3° posto, il crollo delle ultime giornate (dove i giallorossi hanno raccolto un solo punto in tre gare) ne hanno minato il cammino. Adesso solo un miracolo può rimettere in corsa i capitolini.

Le sconfitte con Parma e Napoli, ed il pareggio con il Sassuolo hanno fatto scendere la Roma dal 4° posto (+1 sull’Atalanta quinta, +3 sul Napoli sesto, ma soprattutto -1 dalla Juventus terza e -6 dal Milan secondo) al settimo posto.

Settimo posto occupato dalla Lazio fino a quel momento, dove i giallorossi forti di un bottino di +7 dai biancocelesti si ritrovano ora a -1 dai cugini.

L’Europa League ha fatto la sua parte, portando via linfa vitale ed energia mentale ai giallorossi visto che la Roma è l’unica squadra italiana nelle coppe europee, ma questo non può essere e non deve diventare un alibi.

Ora per salvare la stagione bisogna passare assolutamente attraverso l’Europa sacrificando un campionato compromesso, per arrivare a Danzica il 26 maggio.

Cinque gare da interpretare da protagonisti, cinque gare per raddrizzare una stagione che rischia di diventare fallimentare, cinque gare da qui al 26 maggio data spartiacque per la storia giallorossa.

Data importante il 26 maggio, dove solo il trionfo potrebbe non solo salvare la stagione ma cancellare un altro ed angusto 26 maggio per sempre dalla città che vive di luce riflessa, coprendo una Coppa con un altra Coppa molto più importante della precedente.

Submit a Comment