Roma, dopo il tormento, l’estasi…

Posted By on Apr 9, 2021 | 0 comments


(di Gianluca Guarnieri) Tormento ed estasi. No, Michelangelo e Charlton Heston non c’entrano nulla, ma quando si parla della Roma 2021-21 il paragone ci sembra calzante. Un iniziale tormento e l’estasi finale ad Amsterdam, espugnando la mitica “Johan Cruyff Arena” tana dell’Ajax, con una delle partite più pazze della storia del club capitolino, in un match che ha visto i giallorossi iniziare bene, subire un goal per proprio demerito, rischiare il Ko con il rigore sbagliato degli avversari, per poi rimontare e vincere in trasferta in modo rocambolesco. A differenza del campionato, la Roma Europea è un’altra cosa: pur priva di elementi cardine vedi Mhkitaryan, Smalling, Karsdorp, El Shaarawy, Kumbulla, i giallorossi sconfiggono per 2-1 una Big europea, tanto temuta alla vigilia, mettendo una serie ipoteca sulla qualificazione alla semifinale di Europa League. Ovviamente ci sarà da giocare la gara di ritorno, e gli olandesi non saranno disposti a fare la vittima sacrificale ma la vittoria esterna carica enormemente il gruppo di Fonseca, nonostante infortuni, vedi quello di stasera a Spinazzola, che ha privato il migliore in campo per la Roma. Tra i più positivi, Pau Lopez finalmente protagonista, con il rigore parato al serbo Tadic, e per una serie di interventi determinanti su Broobey, Anthony e lo stesso Tadic. Protagonisti in senso realizzativo Pellegrini e Ibanez: il Capitano di Cinecittà ha finalmente trovato la rete su punizione (con la complicità di Sherpen) riuscendo ad essere incisivo a tutto campo, risultando brillante anche in interdizione, mentre il brasiliano ha saputo redimersi dopo una gara ricca di errori (aveva causato il rigore parato da Lopez) realizzando una goal tanto bello quanto importante, che ha ricordato quello di Falcao al Colonia, nell’anno di grazia 1982. Tra i meritevoli di menzione Edin Dzeko, sempre incisivo su tutto il fronte d’attacco da autentico regista offensivo, Cristante (positivo come centrale difensivo) e Bruno Peres, ammonito e costretto a saltare la partita di ritorno. Una gara importantissima per dare significato alla stagione intera. Il rimpianto di non poterla vedere con il pubblico, e l’Olimpico stracolmo.

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