Pasquale Pollio
Il Cagliari allunga la sua striscia positiva conquistando un punto sul campo del Napoli, campo storicamente ostico per i rossoblù, ed il punto conquistato, oltre a fare morale, mette i sardi in una condizione di vantaggio per la prossima delicatissima gara di Benevento, ma se si riavvolge il nastro sino al giorno del tardivo esonero di Di Francesco, quando la salvezza sembrava essere solo un’utopia, si può comprendere come a Semplici sia riuscita l’impresa di compattare un gruppo che avrebbe dovuto e potuto disputare ben altro campionato visto il valore degli interpreti in rosa.
La gara del “Maradona” ha evidenziato che la squadra è in salute sia fisica che mentale perché nonostante l’ennesimo gol subito nel primo quarto d’ora i rossoblù non si sono disuniti ed hanno continuato a giocare con tranquillità creando già nel primo tempo le occasioni per agguantare il pareggio, raggiunto invece solo in pieno recupero da Nandez che inserendosi alle spalle della linea difensiva azzurra batteva Meret da pochi passi.
In verità la prima sorpresa arrivava alla consegna delle formazioni ufficiali in quanto il tecnico rossoblù decideva di rinunciare al diffidato Joao Pedro e presentava la squadra in campo con un inedito 3-5-1-1, con una linea mediana composta da Zappa, Nandez, Duncan, Deiola e Lycogiannis che risultava essere molto compatta, riuscendo così ad ostruire tutte le linee di passaggio ai centrocampisti azzurri, e solo quando bisognava produrre lo sforzo finale alla ricerca del pareggio il tecnico modificava l’assetto tattico schierando la squadra con il modulo 4-3-1-2, ma a nove minuti dal fischio finale Semplici rischiava il tutto per tutto inserendo Cerri e proponendo un super offensivo 4-2-4 che portava al pareggio, complice anche il notevole calo fisico della squadra azzurra.
Ora a quattro turni dalla fine del campionato il Cagliari è in piena lotta per la salvezza e saranno decisive le due prossime sfide che vedranno i rossoblù impegnati prima al “Vigorito” contro il Benevento e successivamente alla “Sardegna Arena” con la Fiorentina, due scontri con concorrenti dirette alla salvezza da non fallire.