L’era dello “Special One”.

Posted By on Mag 5, 2021 | 0 comments


 (di Gianluca Guarnieri) 4 maggio 2021, ore 15,09. L’impossibile/incredibile accade. Jose Mourinho è il nuovo allenatore della Roma per le prossime 3 stagioni, tra lo stupore generale e l’incredulità, temendo per uno scherzo o una “Fake News”. L’evento che nessuno avrebbe ipotizzato, celato in maniera perfetta dalla società giallorossa, si materializza in un piovoso pomeriggio romano, deflagrando in modo dirompente. La società dei Friedkin aveva fatto una perfetta operazione di “Cover up” depistando stampa e Media, sicuri della trattativa con Maurizio Sarri (praticamente conclusa), e giocando l’all In sullo “Special One”, libero dopo la conclusione del rapporto con il Tottenham e smanioso di tornare in panchina. Se fosse capitato oggi, 5 maggio il paragone con Napoleone sarebbe stato automatico e scontato, vista l’assonanza del tecnico di Setubal con l’Imperatore corso, per carisma e personalità. Una personalità smisurata e debordante, che dovrà per forza di cose far dimenticare l’elegante ma malinconico Fonseca, quasi un Re travicello, rispetto all’esplosività del vincitore del “Triplete 2010”, condottiero nato e pronto a riportare la Lupa capitolina ai fasti di 20 anni fa. Un fulmine a ciel sereno per la tifoseria romanista, schockata oltremodo dalla sconfitta pesante nella semifinale di Europa League con il Manchester United e dal Ko in campionato con la Sampdoria dell’ex Ranieri. Sia la Roma che “Mou” sono in cerca di una rivincita, di una inversione di rotta. Per tutti un “tourning point” obbligatorio, per una sterzata che dia la chanche di una vittoria che manca da troppo tempo. Una carta temeraria e coraggiosa per Dan e Ryan Friedkin che fanno capire in modo chiaro e senza parole, la loro “mission”, il loro scopo. Per loro niente plusvalenze e cessioni eccellenti, operazioni che hanno connotato la precedente gestione di Jim Pallotta, ma ingaggiare uno degli assoluti “Top Coach” in circolazione, capace di vincere campionati in Italia, Inghilterra, Spagna e Portogallo e di collezionare 2 Champions e 2 Europa League. Un vincente nato, duro, coriaceo, capace di portare su se stesso il peso della Leadership senza temere lo scontro. Un uomo giusto per la Roma e per una società pronta al decollo, in una sfida affascinante a dir poco.

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