NIENTE DA FARE PER LE AZZURRE

Posted By on Mag 8, 2021 | 0 comments


Pasquale Pollio

Archiviata la “Manita” al San Marino, che aveva permesso alle azzurre di fare un passo importante verso la salvezza, il Napoli si trovava davanti un ostacolo sulla carta insormontabile, quella Juventus schiacciasassi, imbattuta in campionato, reduce da diciannove vittorie in diciannove giornate, ed alla quale  mancava un solo punto per la matematica conquista del quarto tricolore consecutivo, e visto il quoziente di difficoltà della gara, Mister Pistolesi decideva di risparmiare la Huchet diffidata e schierava la squadra in campo con un 4-5-1 compatto per provare a chiudere tutte le linee di passaggio alla Juventus, 4-5-1 che vedeva la Tasselli tra i pali; Cafferata, Arnadottir, Di Marino ed Oliviero a comporre la linea di difesa;  Popadinova, Goldoni, Pedersen, Errico ed Hijohlman in mediana con la Nocchi unica punta, mentre Mister Guarino confermava il suo collaudato 4-4-2, ma le azzurre  soffrivano sulle fasce in special modo a sinistra dove la Oliviero, adattata per l’infortunio della Cameron, non riusciva a contenere Maria Alves, e proprio da quella zona del campo partivano i cross che portavano ai due gol bianconeri, nonostante il doppio svantaggio la squadra non si disuniva, anzi era la Giuliani a negare il gol ad Eleonora Goldoni, gol che avrebbe potuto riaprire l’incontro, ma si rientrava negli spogliatoi con la Juventus in vantaggio di due reti.

Alla ripresa del gioco i due tecnici  confermavano gli undici di inizio gara e la partita scorreva senza grandissime emozioni, poi al minuto sessantatre il tecnico partenopeo utilizzava il primo slot richiamando in panchina la Hijohlman inserendo la Capparelli,  riportando così nel ruolo di esterno alto la Cafferata, alzando la Popadinova al fianco della Nocchi sistemandosi in campo con il 4-4-2, ma la partita scorreva senza eccessivi sussulti sino al termine con la Juventus che al triplice fischio festeggiava il suo scudetto ed il Napoli che, nonostante la sconfitta, poteva guardare al futuro con ottimismo in vista della prossima trasferta di Verona, anche perché in campo non si sono notati i quarantotto punti di differenza in classifica tra le due squadre, tutto in attesa di capire come andrà a finire domani l’incontro che vedrà opposto il San Marino all’Inter.

 

 

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