L’ANNO DI PIOTR

Posted By on Mag 22, 2021 | 0 comments


di Luca Marinucci

 

Dopo 35 giornate di campionato il Napoli è quarto con 70 punti e al momento sarebbe in Champions. A 270 minuti dal traguardo la squadra di Gattuso ha decisamente un calendario ben più agevole rispetto alle concorrenti, dovendo affrontare Udinese, Fiorentina e Verona che ormai non hanno più nulla da chiedere alla loro stagione. Per carità il calcio è strano e le sorprese possono sempre celarsi dietro l’angolo, ma ad ora gli azzurri sono padroni del loro destino e la qualificazione alla Coppa dalle grandi orecchie sembra essere ad un passo. Anche perché la banda di Rino viene da un periodo di forma incredibile e da un girone di ritorno che l’ha vista seconda solo all’imbattibile Inter. Insomma al momento tutto sembra filare liscio, ma la stagione dei partenopei si è rivelata tutt’altro che priva di impervie. Tra i numerosi casi di Covid, il gelo tra Gattuso e De Laurentiis e una lista di infortuni chilometrica, il Napoli si è dovuto cavare d’impaccio da situazioni ben poco piacevoli con grande maestria. Solo negli ultimi mesi il tecnico calabrese ha infatti potuto usufruire della rosa completa e poter finalmente schierare l’undici titolare ideale. Tra i tanti nomi che stanno che stanno trascinando il Napoli in questo 2021, spicca quello di Piotr Zielinski. Il polacco aveva iniziato in affanno il campionato a causa del Covid e del successivo ritardo di condizione, mettendosi a disposizione solo verso Novembre. La vera svolta nella stagione del classe ’94 è arrivata però a Dicembre con l’inizio dei problemi alla caviglia di Dries Mertens. Una brutta notizia certamente, ma non sempre tutto il male vien per nuocere. Lo stop del belga ha infatti spalancato le porte a Zielinski per il ruolo di trequartista e da lì la musica è cambiata. Il polacco ha ben presto iniziato a macinare e nel giro di poche settimane è divenuto il faro del reparto offensivo di Gattuso. Sempre vispo e geniale l’ex Empoli e Udinese si è rivelato un tassello imprescindibile nello scacchiere azzurro: un alfiere letale, elegante e decisivo, in grado di spostare gli equilibri di ogni partita. Con 7 gol e 7 assist da Gennaio in poi è diventato infatti sempre più incisivo anche in fase realizzativa. Ma del resto stiamo parlando di un vero e proprio fenomeno che incarna alla perfezione il prototipo del centrocampista offensivo moderno. Con una tecnica raffinata come pochi, veloce, dotato di grande visione di gioco e di un tiro mortifero, non c’è da stupirsi che sia diventato il centro di gravità permanente dei partenopei. Se in passato era stata solo la continuità a mancargli, ad oggi il problema sembra risolto dato che sono ormai mesi che lo vediamo creare calcio senza soluzione di continuità. Ora ci sono le ultime pagine di una stagione da scrivere e il futuro è ancora tutto da delinearsi, ma una cosa è certa: il Napoli ha in casa un campione e se vorrà costruire qualcosa di nuovo non potrà che partire da quel genio di nome Piotr Zielinski.

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