19 LUGLIO 1966: 55 ANNI FA LA DISFATTA CONTRO LA COREA…

Posted By on Lug 19, 2021 | 0 comments


di Samuele Fontanelli

 

Se otto giorni fa ci siamo emozionati guardando i nostri azzurri sollevare al cielo il secondo europeo della nostra storia sotto l’arco di Wembley, storicamente l’Inghilterra non ci evoca buoni ricordi da un punto di vista calcistico. Infatti l’unica edizione dei mondiali che si è disputata nella terra di Albione ci ha visti uscire al primo turno battuti dalla Corea del Nord, una squadra di dilettanti da tutti etichettata come la cenerentola del torneo, segnando così una delle pagine più nere della storia del calcio italiano.
La nostra nazionale si presentò ai mondiali, dopo aver passato senza problemi il girone di qualificazione, con un’ottima squadra e infatti venne considerata insieme a Germania, Brasile e Inghilterra tra le favorite per la vittoria finale. La partenza fu buona, infatti nella prima partita battemmo 2-0 il Cile con goal di Mazzola(Inter) e Barison(Roma) mentre nell’altro match del girone l’URSS liquidò come previsto la Corea del Nord 3-0. Le cose iniziarono a peggiorare dal secondo incontro quando la squadra di Edmondo Fabbri venne sconfitta 1-0 dai sovietici. Incredibilmente la Corea del Nord riuscì a pareggiare 1-1 con il Cile, e quindi Italia- Corea diventò il decisivo spareggio per l’approdo ai quarti di finale.
La partita andò in scena il 19 Luglio all’Ayresome Park di Middlesbrough; all’Italia sarebbe bastato un pareggio per passare al secondo turno. Il primo tempo si giocò prevalentemente nella metà campo nordcoreana con gli azzurri che non riuscirono a sfruttare diverse buone occasioni per passare in vantaggio. L’equilibrio fu rotto clamorosamente dai coreani al quarantaduesimo minuto grazie ad un tiro dal limite dell’area di Pak Doo Ik che trafisse Albertosi. Dopo il goal l’Italia perse fiducia e non riuscì a reagire, anche perché rimase orfana, poco prima del vantaggio coreano, del capitano Giacomo Bulgarelli per un infortunio al ginocchio. Il centrocampista bolognese fu costretto ad uscire e l’Italia continuò in dieci visto che all’epoca non erano previsti i cambi.
La partita, che addirittura terminò con i coreani in fase offensiva, fu una sconfitta tragica per l’Italia, tanto che da allora il termine “Corea” è rimasto nel linguaggio comune per indicare una disfatta sportiva. La nazionale due volte campione del mondo(1934 e 1938) battuta da una squadra di dilettanti(quasi tutti facevano parte dell’esercito coreano). Addirittura venne scritto che l’autore del goal vittoria Pak Doo Ik fosse un dentista, in realtà possedeva la qualifica ma non aveva mai esercitato la professione perché caporale dell’esercito. Per la Corea invece fu una vittoria senza precedenti, per la prima volta nella storia dei mondiali una nazionale asiatica partecipava ai quarti di finale. Nel turno successivo i coreani vennero sconfitti dal Portogallo di Eusebio in una partita pazzesca in cui i lusitani riuscirono a vincere 5-3 dopo essere andati sotto per 3-0.
All’aeroporto di Genova, dove la federazione aveva scelto di far atterrare gli azzurri per evitare le proteste attese a Roma e Milano, la nazionale venne accolta da centinaia di tifosi inferociti che lanciarono contro i giocatori pomodori e uova marce. Fu il triste epilogo di un triste mondiale che sarà per sempre ricordato come una disfatta.

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