BORN IN THE USA…

Posted By on Lug 28, 2021 | 0 comments


di Samuele Fontanelli

 

Il 27 Luglio del 1994 sbarca in Serie A Panayotis Alexander “Alexi” Lalas, il primo giocatore made in USA del nostro campionato dal secondo dopoguerra. Nato a Birmingham(Michigan) il 1° Giugno del 1970, Alexi Lalas inizia a giocare a “soccer” al liceo proseguendo poi nella squadra del college alla Rutgers University del New Jersey. Di ruolo difensore centrale, Alexi partecipa alla spedizione olimpica di Barcellona 92’ della nazionale a stelle e strisce; ma sarà solo al mondiale casalingo del 1994 che Lalas si metterà in mostra, attirando su di sé le attenzioni di molti club europei. Gli Stati Uniti, guidati in panchina da Bora Milutinovic, riescono incredibilmente a qualificarsi agli ottavi di finale in un girone di ferro composto da Svizzera, Romania e Colombia grazie ad un pareggio 1-1 nella gara d’esordio contro gli elvetici e ad una clamorosa vittoria 2-1 contro i Cafeteros. Nel secondo turno la nazionale a stelle e strisce si deve arrendere ai futuri campioni del mondo del Brasile, dopo una gara molto combattuta che i verdeoro riescono a vincere solo 1-0 nel finale grazie ad un goal di Bebeto. Oltre che per le ottime prestazioni sul campo, Lalas si fa notare per il suo look stravagante con baffi, pizzetto caprino e lunghi capelli rossi che lo fanno diventare il simbolo del calcio yankee. Nello stesso anno Lalas diviene famoso non solo sul prato verde ma anche sul palco perché con la band di cui è il chitarrista, i Ginger, incide l’album Woodland cui ne seguiranno altri quattro.
Ad aggiudicarsi il difensore-rockstar dai capelli color carota nell’estate del 1994 è il neopromosso Padova del presidente Sergio Giordani che pagherà 400 milioni di Lire(200 mila dollari) alla federazione calcistica statunitense con cui è sotto contratto Lalas, visto che negli USA il primo campionato professionistico, la MLS, verrà inaugurato solo nel 1996. Fin dal ritiro di Bressanone Alexi dimostra di essere diverso dagli altri giocatori, non tanto in campo bensì fuori dove mette subito in mostra le sue doti di chitarrista nei locali del comune altoatesino. Il campionato dei biancoscudati guidati da Mauro Sandreani e Gino Stacchini però non parte bene, infatti dopo le prime 5 giornate il Padova è penultimo ad un punto con 15 goal subiti e solo 3 segnati. La svolta arriva inaspettatamente alla 6° giornata quando all’Euganeo arrivano i campioni d’Italia e d’Europa del Milan. I veneti riescono a sconfiggere la squadra di Capello per 2-0, ed il primo goal lo segna proprio Lalas con un tocco facile facile a porta vuota dopo uno scontro tra il portiere rossonero Sebastiano Rossi e l’attaccante biancoscudato Giuseppe Galderisi.
La stessa sera, dopo la partita, Alexi è ospite alla domenica sportiva dove si esibisce con la sua inseparabile chitarra. Nel suo primo anno italiano Lalas stupisce tutti con il suo stile stravagante, la sua schiettezza davanti alle telecamere e soprattutto la tranquillità con cui vive il calcio. Alcune sue interviste sono passate alla storia, ad esempio quando dopo una brutta partita si espresse così ai microfoni:” come ho preso la sconfitta di oggi? Non mi importa nulla: adesso vado a casa, suono la chitarra, sto con la mia ragazza e tutto si sistema”.
Nonostante un inizio balbettante la stagione del Padova e di Alexi si conclude positivamente, la squadra conquista in extremis la salvezza nello spareggio di Firenze contro il Genoa finito 5-4 dopo i calci di rigore, e Lalas viene eletto giocatore statunitense dell’anno vincendo così un’automobile. L’anno seguente non sarà esaltante come il primo e Alexi dopo una stagione travagliata fatta solo di 11 presenze decide di lasciare l’Italia e tornare negli Stati Uniti, dove nel 2003 concluderà la carriera a soli 33 anni.
Dopo essersi ritirato Lalas è diventato dirigente prima degli LA Galaxy(dove ha concluso la carriera da calciatore) e poi dei NY Red Bulls. Attualmente è commentatore calcistico per Fox Sports, con un look completamente diverso rispetto a quello del 1994 senza barba e con i capelli corti ma sicuramente con lo stesso spirito simpatico e stravagante che ha fatto innamorare tutti i padovani.

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