Roma: De Rossi patrimonio nazionale

Posted By on Lug 30, 2021 | 0 comments


(di Giuseppe Porro)

Sono passati diversi giorni, l’europeo è finito lasciandoci come patrimonio una nazionale forte e vincente che può dare ancora di più dal punto di vista morale; sportivo e di umanità.

Il gruppo giocatori, ha altri calciatori pronti ad entrare per l’appunto nella rosa attuale, ragazzi pronti per andare in Qatar il prossimo anno per i mondiali 2022. Giocatori rimasti fuori per problemi fisici e numerici ma che possono tornare utili a fine anno prossimo in quello che sarà il primo e speriamo ultimo mondiale invernale.

Al gruppo squadra va aggiunto il gruppo dirigenti/staff, un gruppo nel gruppo che ha forgiato; analgamato, e fatto si che si cementificasse ancora di più tutto il gruppo in una vera e propria famiglia nell’insieme, che poi è stata la vera forza di questa nazionale.

Il gruppo staff, capitanato dal Ct Mancini composto dalla maggioranza da ex doriani e soprattutto amici del Mancio è stata la certezza di tutto, a questo gruppo solido si è aggiunto l’ultimo arrivato, ovvero Daniele De Rossi.

Daniele De Rossi, campione del mondo 2006 calciando e segnando uno dei rigori decisivi nella finale di Berlino contro i francesi, curriculum importante anche piu di alcuni dello staff stesso, ma allo stesso umile e silenzioso.

Entrato da ultimo, è voluto restare ultimo lavorando in punta di piedi. Portanto i conetti o le porticine quando c’erano gli allenamenti, raccogliendo i palloni a fine allenamenti etc etc insomma un campione del mondo con la serenità di un uomo ormai maturo e pronto per certi ruoli, ma con l’umiltà di partire dal basso senza strafare.

La grinta, la rabbia, la cattiveria agonistica e la schiettezza che lo hanno contraddistinto in carriera sono state da collante tra lo staff (tutti piu anziani di lui), e i calciatori (tutti piu giovani di lui), insomma una via di mezzo tra i due gruppi che è stata fondamentale.

Ora godiamocelo in azzurro, sperando un domani di vederlo o in giacca e cravatta in tribuna a comandare le operazioni della Roma, o in tuta in panchina a guidare l’allenamento o la partita della Roma stessa.

Insomma in qualsiasi ruolo, ma comunque con un ruolo di livello nella nuova Roma, perché De Rossi ha dimostrato di saperci fare e i Friedkin non devono farselo scappare, quindi “De Rossi go home”.

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