Premier League: Mohamed Salah ha suonato la Nona

Posted By on Ott 10, 2021 | 0 comments


di Nicoletta Natoli

 

Non scatena gli stessi sentimenti e non suscita le stesse reazioni mediatiche di Messi e Ronaldo, ma in questo momento, numeri alla mano, Mohamed Salah è il miglior giocatore d’Europa, e addirittura del mondo secondo la stampa inglese.

Il Re Egiziano, come lo chiama la sua curva di Anfield, dopo 7 partite di Premier League e 2 di Champions League è arrivato a quota 9 goal, segnandone rispettivamente 6 e 3 nelle due competizioni. Per quanto riguarda i suoi colleghi “più chiacchierati”, Cristiano Ronaldo lo segue in questa classifica a tre con 5 marcature, di cui 3 in Premier e 2 in Champions, mentre Leo Messi è il fanalino di coda con appena 1 rete realizzata in Champions League.

L’ultimo goal di Momo Salah al Manchester City nella scorsa giornata di Premier League ha letteralmente mandato in visibilio i tifosi, gli spettatori, la stampa, gli avversari e il suo allenatore Jurgen Klopp, che lo ha esaltato dicendo che soltanto i migliori giocatori al mondo possono segnare così. Si è trattato di un autentico mix di arte, equilibrio e destrezza, di un assolo degno dei più grandi cantanti, impreziosito da nove tocchi con i quali il Re Egiziano ha “fatto inginocchiare” ben cinque sudditi avversari al suo passaggio.

E pensare che i nostri occhi avrebbero potuto essere privati di uno spettacolo simile, dal momento che all’inizio della sua carriera nelle giovanili dell’El Mokawloon Salah giocava come terzino sinistro. Dobbiamo dire grazie a Said El-Shishini, suo primo allenatore e persona fondamentale per la sua crescita, che in seguito a un episodio molto particolare capì che il suo talento cristallino non poteva rimanere inespresso. Dopo una partita vinta per 4-0, l’allenatore vide Momo piangere per le occasioni da goal sprecate, e da quel giorno decise di provare a schierarlo come ala destra. A partire dal suo primo goal, segnato nel dicembre del 2010, fino all’ultima gemma i risultati personali ottenuti e i trofei conquistati dal Re Egiziano non hanno fatto altro che avvalorare l’intuizione di El-Shishini.

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