Sampdoria: ricomincio da 3

Posted By on Ott 10, 2021 | 0 comments


di Daniele Craviotto

 

La partita di ieri con l’Udinese al Luigi Ferraris ha costituito la terza partita con 3 o più gol al passivo per i blucerchiati. Sembra già un lontano ricordo la solidità difensiva messa in mostra in avvio di stagione. 3 gol subiti nelle prime quattro giornate con una media inferiore alla rete subita a partita. Da lì in avanti è iniziata questa emorragia del reparto difensivo portando a 10 i gol incassati in soli 3 incontri. Un andamento folle per pensare di replicare il campionato scorso, complesso per farne uno tranquillo, ma a questo punto meritevole di attenzione (negativa) per ottenere la permanenza nella massima serie. Inoltre quello contro i friulani porta la casella del pareggio in parità con quella della sconfitta (torna ancora in questa statistica il numero perfetto, ma nei calcoli sbagliati dato che è singola quella delle vittorie). In più non si infrange la “maledizione” ligure dato che le tre compagini portabandiera della Regione contano ancora 0 successi casalinghi a fronte di dieci match finora disputati. Tuttavia nei colori doriani,  il numero tre deve essere considerato sotto un’altra luce che sembra illuminare situazioni piuttosto nefasti. Consideriamo infatti le componenti dell’ambiente della Sampdoria e si capisce quanto questa stagione sia per ora più complessa di quello che si prospettava. Partiamo con la squadra. Purtroppo grandi protagonisti del passato campionato (Audero, Quagliarella, Damsgaard) hanno avuto un avvio estremamente difficoltoso; Caputo deve ancora entrare nei giusti meccanismi; la solidità messa in mostra nella fase finale del 20-21 non si sta confermando e soprattutto i blucerchiati denunziano una penuria in alcuni ruoli con poco rifiato per giocatori (anagrafica alla mano) avrebbero bisogno di sostare per essere preservati e sfruttati al meglio. Seconda componente è quella societaria. La gestione fino a questo punto sta lasciando piuttosto a desiderare. A partire dalla comunicazione di Ranieri di addio con una replica quasi di rito, troppo poco per un allenatore che ti ha salvato e poi portato a ridosso dell’Europa. Poi il silenzio sui rinnovi di Osti e Pecini. La separazione con il secondo (che molte vitali plusvalenze aveva portato) e la prosecuzione con il primo. La difficoltà di scelta del nuovo mister e del sostituto di Pecini. Il tentativo (riuscito) di non smantellamento della squadra, dichiarato da patron Ferrero e ribadito da D’Aversa, ma poca attività per il potenziamento della stessa. Però qualche giorno fa arriva l’ultimo momento di incertezza nella visione d’insieme per i vertici. Infatti è arrivata, con una lettera, la fine del rapporto con Carlo Osti. A sorprende è il motivo, cioè le mancate cessioni ottenute, che cozza con le dichiarazioni di poco più di un mese fa, dove si esprimeva soddisfazione per il mantenimento della rosa. E per chiudere la terza fondamentale componente del Baciccia. Quelli che Mantovani evocò come passato, presente e futuro con la famosa dichiarazione:”I tifosi della Sampdoria hanno perso a Wembley e hanno cantato, hanno visto andare via Vialli e hanno cantato. Finché i tifosi della Sampdoria canteranno non ci saranno problemi per il futuro”. Ma il problema si è posto in questa stagione. I sostenitori più clorosi del Doria hanno deciso, per adesso, non entrare dentro il Luigi Ferraris (gli unici della serie A) causa restrizioni COVID basandosi sul concetto <Tutti o nessuno>. A nulla è servita l’estensione degli ingressi fino all’80% della capienza dei vari stadi, perché considerata “un compromesso politico che nulla aggiunge alla sicurezza sanitaria”. Quindi per ora il cuore della Samp rimane distaccato dalla sua casa e questo sta incidendo anche sull’atmosfera che si respira a Marassi. Fondamentale diventa, a questo punto ritrovare unità di intenti e una tregua anche tra tifoseria e presidenza per aiutare la squadra a ritrovare le uniche strade del tre che contano: quella dei 3 punti e della terza salvezza conquistata in situazione di emergenza e straordinarietà. 

Submit a Comment