UN ANNO SENZA DIEGO

Posted By on Nov 25, 2021 | 0 comments


di Giuseppe Vignola

 

Oggi è un anno senza di te. in questo anno tanti hanno parlato di te, tanti hanno pianto per te e soprattutto tanti ti ricordano come uno di famiglia. Quando ci hai lasciati non se lo aspettava nessuno. Forse perché le uniche cose che ti hanno reso umano sono la morte e le tue debolezze. Sei stato la guida e il mito di miliardi di persone. Le tue debolezze sono davanti agli occhi di tutti.“La Pelota no se macha” Il pallone non deve essere macchiato, come hai ben detto tu, perchè macchiare una cosa con cui hai segnato epoche?.  Purtroppo i più giovani, come me, non ti hanno visto, ma la cosa incredibile è che è come se l’avessero fatto, grazie alla gente che ti ha amato e non perde occasioni di parlare di te. Non sei stato un calciatore come tu stesso hai detto con la frase che ti rappresenta di più è: “ Non sarò mai un uomo comune”. Su questo non penso ci siano dubbi, non c’è un uomo che ha avuto l’audacia di dire al Papa di vendersi i tetti ornati di oro se avesse tenuto così tanto ai poveri come professava, non nascerà ma un essere umano che, come raccontò Fazio in una sua intervista fatta a Diego, che riesce ad essere un idolo anche in quei paesi dove c’è così tanta povertà da non avere nemmeno la televisione come in Africa. Diego a differenza di tutti, all’apice della sua carriera, ha scelto i più deboli, ha scelto Napoli. Ha scelto una città che non aveva mai vinto, una città e un club che potevano dare solo tanto amore e non tanti soldi. Oggi nella città partenopea sotto al tuo murales ci sono anche argentini, nonostante una lontananza incredibile dalla città campana, sono voluti essere presenti per piangerti con tutti i napoletani. Le lacrime che hai causato non sono di tristezza anzi, per dirla meglio, sono di nostalgia. Nostalgia di te che hai regalato le rivincite più grandi in assoluto. Forse l’immagine che più ti rappresenta è il tuo gol di mano all’ Inghilterra. La genialità di quel gesto è pari a quella rivincita che doveva essere portata a casa anche magari con uno sgarbo alle regole. Quel gol di mano, infatti, come tu stesso hai definito è stato un calcio a quel l’Inghilterra che ha fatto la guerra alla tua amata argentina, dicendo anche che le nazionali non si vedono dalla ricchezza ma dalla gloria.  Domenica nel tuo stadio a Napoli ci sarà la processione della tua statua. i cittadini naturalmente hanno risposto presente, nonostante un tempo da lupi perché come dicono lì, per alcuni è salutare un figlio, per alcuni un fratello e per alcuni un padre. Data strana il 25 Novembre… sono scomparsi in questo giorno anche Fidel Castro e George Best. Una data che ha visto andare via molti idoli, che hanno avuto le proprie debolezze, perché non prendiamoci in giro chi dice di non averle in realtà è solo bugiardo. Grazie Diego per averci fatto capire a tutti che per essere ricordati non bisogna essere perfetti, ma bisogna regalare tanto passione e dedizione in ciò che si fa.

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