Jürgen e Thomas, diversi e vincenti, vincenti che s’annullano

Posted By on Gen 11, 2022 | 0 comments


di Gianni Massaro

 

Danno spettacolo Chelsea e Liverpool, danno spettacolo ma a loro spetta il danno. Varie assenze nelle due squadre, spiccano specie capo e coda contrapposti col senno di poi. Alisson chissà se avrebbe potuto far meglio con interventi prodigiosi sui due gol londinesi così come Lukaku non convocato.
Sin dall’inizio sussulti, inizia il Liverpool tramite il dono di Alexander Arnold, palla rintuzzata da Havertz e Pulisic non riesce a superare Kelleher completamente libero.
Al nono minuto la cavolata di Chalobah -alfiere destro di Thiago Silva- spalanca un piccolo abisso e Sadio segna eludendo Mendy in uscita a porta vuota.
D.Jota si fa affiancare dai mini razzi d’Africa mentre Havertz è impiegato di punta con Lukaku punito dopo le dichiarazioni sconvenienti. Cocenti.
Poco più di 15 giri d’orologio e la doppia mistione africana trapassa prima andare a disputare la Coppa continentale di gennaio. Arnold sulla destra lancia e Salah effettua l’usitato controllo dolce e brucia Alonso andando sul versante ‘scarso’ e sul primo palo arde Edoardone di Montivilliers. Barcolla il Chelsea e poco dopo Chalobah risulta provvidenziale su Salah in spaccata a spingere esternamente la palla, l’indemoniato Momo si riappropria della sfera e Thiago Silva manda in angolo l’ulteriore tentativo di Salah.
Il Chelsea aggressivo ma stordito senza scoraggiarsi ha però bisogno di un guizzo. E a 180 secondi dal termine giunge il guizzone da Mateo, l’ex Inter e Real sforna un colpo egregio. Al volo un golasso di prima intenzione su palla spiovente fuori area. Lindo lingotto di sequenza palo gol: masterclass.
Punizione respinta da Kelleher insidiato da Rudiger e con un formidabile impatto si insedia nuovamente tra i marcatori il croato dopo 6 anni tornato ad almeno due reti in campionato.
Konaté il centrale ad affiancare Virgilio van Dijk, abbastanza raggiante il centrale francese nell’incontro, meno sul pareggio scintillante raggiunto in pochissimi minuti grazie a Pulisic; il pari giova del ruggente anticipo di Rudiger su Salah con Kantè a prolungare sul connazionale Konaté non rapidissimo nell’attimo ad alzare il gambone e solo a qualche metro l’ex Dortmund la porta sul 2 a 2.
Si riprende e l’enorme mole in cavalleresche stole N’Golo indirizza verso Alonso che rientra sul destro disorientando Arnold ma pecca di egoismo calciando col piede debole in maniera sbagliata, accantonate altre soluzioni disponibili più che buone. Chalobah dopo l’erroraccio si riprende in stile suo suissimo personalissimo di trincea sul filo dell’equilibrio non senza rischio tantomento non senza appellarsi al raschiare del fondo. Mendy ha un ottimo riflesso su un colpo beffardo velocemente eseguito da Momo ed è abile a proiettarsi verso caduta labile abilissima: non va a sbattere sul duro supporto ligneo del palo. Triangolazioni mirabili e dove guardarle, Mané offre spazio a spettacolare semplicità pragmatica, geometrico geologico inizia e conclude il senegalese calciando sul primo palo non in maniera stupenda: Mendy pone il veto.
Pulisic arruffone ma peperino insidia la porta Reds. Botta e risposta, con l’ingresso di Jorginho per Chalobah scala terzo centrale il duttile Azpilucueta e Pulisic si pone al dispendioso compito a tutta fascia. Odoi di punta nell’ultima parte e nulla cambia in una sfida di equilibrio dove errori ed sbavature l’hanno fatta da padrone, prettamente individuali gli sbagli dei Blues mentre su tempistiche a respiro corale le disattenzioni degli ospiti. Pari non sta bene a nessuno, eccezion fatta per il terzo delitigantizzato in fuga. Rudiger e Salah gli emblemi parziali del 2 a 2, mettendo lo zampino anche sui rispettivi primi gol delle squadre, con uno gemmeo intarsio l’egiziano e di veemente anticipo proprio su Momo l’ex Roma. Emblemi di un attacco a tre mobile e una difesa a tre inscalfibile che hanno portato a fantastiche soddisfazioni, una Champions a testa per i due allenatori germanici; più d’argine Tuchel col gregario Rudiger preziosa fonte forte e scudiero eccezionale, di coriaceo assetto ma più estro e meno difensivo Klopp contando sulle decorazioni efficaci roventi di Salah.
Una Champions cadauno, una difesa ermetica quella di Tuchel, ha subito nell’edizione 2020-21 appena 2 gol nella fase a gironi e altrettanti nella fase a eliminazione diretta. 12 subiti nel 2018-19 i Reds con ben 24 reti in 13 sfide. 2 realizzazioni di media a sfida, o quasi.
Sistemi diversi ad annullarsi traggono benefici rispettivamente da un vento ostro a tinte ostrogotiche e un barocco estro di tramontana mancina, Rudiger e Salah avversari negli avversi, stessa parte di campo, sono della partita nella partita, simboli lampanti e significativi in parte e in arte. Ognuno con spirito da Marte.

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