Roma, il rapporto inscindibile…

Posted By on Mag 15, 2022 | 0 comments


(di Gianluca Guarnieri) Poteva essere il cosiddetto “bicchiere mezzo vuoto” , una delusione dopo aver visto la propria squadra tirare in porta 46 volte, colpire 4 pali e battere 20 calci d’angolo, con un avversario per giunta retrocesso . Eppure non è successo e quel pubblico che ha portato a ben 16 sold out in stagione ha calamitato la propria squadra per tributargli il giusto applauso. Si, ovviamente conta la finale di Tirana, fuor di dubbio ma conta soprattutto uno spirito di unità, ritrovato, conclamato e forgiato. In questa stagione il feeling tra tifosi e squadra si è ricreato, coagulato intorno ad un allenatore molto “special One” e che ha ravvivato la fiamma della passione. Probabilmente, la precedente gestione, l’addio di totem unici quali le bandiere Totti e De Rossi, la pandemia avevano sopito il vulcano passionale giallorosso, riattivato e pronto ad eruttare grazie all’avvento di Jose Mourinho, nel Maggio scorso. Una stagione non semplice, magari con troppi alti e bassi, ma certamente la stagione dell’ amore ritrovato, di un popolo che ha incoronato un leader e ha rimesso al centro del villaggio la propria squadra. Non basta di sicuro una qualificazione in Europa League complicatasi per qualche pareggio di troppo a spezzare qualcosa di inscindibile, indissolubile, indivisibile. A Tirana bisognerà scrivere la storia, per coronare i sogni di gloria. I tifosi sono stati chiari.  I sentimenti sono difficili da spiegare, figuriamoci per una squadra di calcio, ed ancora di più per la As Roma 1927, dogma tangibile, dottrina superiore, senso di appartenenza portato all’ennesima potenza. Come spiegare un sentimento? Impossibile.

 

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