RITORNO IN EUROPA FELICE PER LA FIORENTINA MA ATTENZIONE ANCORA E’ TUTTO APERTO

Posted By on Ago 20, 2022 | 0 comments


di Samuele Fontanelli

 

2002 giorni dopo la Fiorentina torna a giocare una partita ufficiale in una competizione europea, dal Borussia Monchengladbach nei sedicesimi di finale dell’Europa League 2016/2017 al Twente ieri sera nei playoff di Conference League. Da quel febbraio 2017 per i viola è cambiato praticamente tutto, dal presidente all’allenatore fino addirittura allo stemma. Quella di ieri è stata una serata storica per il nuovo corso gigliato targato Rocco Commisso, la prima di tante(si spera) altre notti europee per questa nuova Fiorentina.
La tensione e l’attesa erano alte ma i viola si sono fatti trovare pronti fin da subito. In un Franchi zuppo d’acqua per via della tanta pioggia caduta in questi giorni nel capoluogo Toscano, la Fiorentina è scesa in campo con quella fame di vittoria che mister Vincenzo Italiano aveva chiesto ai suoi ragazzi. Difatti pronti via e Nico Gonzalez segna subito il goal del 1-0 con un bel colpo di testa su cross dalla sinistra di Biraghi. Una partenza perfetta, frutto ovviamente di un eccellente approccio mentale alla gara. La viola, galvanizzata dal vantaggio, continua a spingere sull’acceleratore mentre il Twente, probabilmente sorpreso dall’atteggiamento della squadra di Italiano, non riesce a sviluppare le sue trame di gioco e risulterà pericoloso dalle parti di Terracciano solo in un’occasione su calcio di punizione. La Fiorentina domina il gioco durante tutto il corso della prima frazione, aggredisce alta il giro palla degli olandesi e quando riesce a sviluppare l’azione sulle corsie laterali mette sempre in difficoltà i terzini della squadra di Ron Jans. Infatti anche la seconda rete arriva su una palla messa in mezzo dalla sinistra, questa volta da Sottil, che Cabral in scivolata è bravo a mettere alle spalle del portiere tedesco Unnerstall. Nonostante qualche altra buona occasione per la squadra viola, il primo tempo si chiude sul 2-0. Nel secondo tempo inizia invece un’altra partita, in campo scende un Twente diverso rispetto a quello visto nei primi quarantacinque minuti. Gli olandesi sono più aggressivi in fase di non possesso e più precisi con il pallone tra i piedi. La Fiorentina invece sembra stanca e abbassa notevolmente il suo baricentro. Come successo anche contro la Cremonese, i ragazzi di Italiano nel secondo tempo calano di intensità e d’attenzione lasciando l’iniziativa agli avversari. I cambi aiutano poco la Fiorentina che non riesce più a riprendere in mano le redini del match, mentre è proprio con uno dei subentrati Cerny che il Twente trova il goal che lascia tutto aperto in chiave qualificazione.
Considerando che il risultato alla fine è favorevole, fa bene Italiano a vedere il bicchiere mezzo pieno però attenzione, questi cali nel secondo tempo non possono diventare una costante altrimenti la Fiorentina rischia di buttare via tanti punti nel corso della stagione. Già lo scorso campionato, soprattutto contro le big, la Fiorentina si è fatta rimontare da una situazione di vantaggio maturata nei primi quarantacinque minuti. Per il momento diamo la colpa ad una condizione fisica giustamente non ottimale, ma se fosse un problema psicologico andrebbe trovata velocemente una cura e non sarebbe affatto facile. Va inoltre sottolineato che con cinque cambi a disposizione il rendimento nella ripresa è ormai molto legato alle prestazioni di chi entra dalla panchina, e ieri purtroppo queste non sono state tali da dare freschezza e rinnovata intensità al gioco della Fiorentina. In modo particolare Ikonè che per caratteristiche avrebbe dovuto seminare il panico in contropiede negli spazi lasciati dalla difesa del Twente è apparso svagato e poco pronto sia a livello fisico che mentale. L’occasione per rifarsi ci sarà sicuramente però, viste le prestazioni deglialtri esterni d’attacco in rosa, il francese dovrà imparare a sfruttare al meglio le chances che Italiano gli concederà in futuro.
Passando al bicchiere mezzo pieno come non parlare di Riccardo Sottil. Tra i migliori con la Cremonese, in assoluto il migliore contro il Twente. Accelerazioni, dribbling, assist, insomma aspettando il primo goal stagionale tutto quello che il mister chiede ai suoi esterni offensivi. Italiano lo ha detto più volte quanto crede nel talento di questo ragazzo che per ora sta ripagando la sua fiducia, siamo solo all’inizio ma forse a 23 anni Riccardo sembra aver raggiunto la giusta maturità per spiccare il definitivo salto di qualità. Se Sottil è stato il migliore, subito dopo viene la prestazione di Nico Gonzalez. Dopo la manciata di minuti contro la Cremonese, alla prima da titolare l’argentino si è messo subito in mostra con le solite giocate in velocità, la solita grinta e soprattutto con il goal del vantaggio. Al momento se stanno bene sembrano essere loro due le frecce migliori nella faretra di mister Italiano. Rimanendo in attacco, i due numeri 9 della Fiorentina Cabral e Jovic sembrano entrambi ancora lontani dalla condizione ottimale, il primo utilizzato da titolare ieri sera ed il secondo invece nella gara contro la Cremonese. Intanto in queste due partite si sono sbloccati entrambi e sappiamo quanto sia importante per un attaccante sentire il feeling con il goal, per la forma migliore ci sarà tempo. In ultima analisi vorrei spendere due righe per Amrabat, giocatore in costante crescita dal finale della scorsa stagione. Anche ieri ha offerto una prova ottima in fase di contenimento, un muro davanti alla difesa su cui più volte gli avversari sono andati a sbattere. Ancora ovviamente deve migliorare in fase di possesso ma la strada intrapresa è quella giusta ed i risultati li vedremo partita dopo partita.
Con due risultati su tre tra una settimana la Fiorentina sarà attesa dalla gara di ritorno ad Enschede, in un’atmosfera che, citando il tecnico degli olandesi, sarà calda come l’Inferno di Dante. I viola dovranno entrare in campo concentrati solo sul campo e portare a casa la qualificazione ai gironi di Conference League che è il primo grande obiettivo di questa stagione.

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