AD UN PASSO DAL TRAGUARDO

Posted By on Mag 13, 2023 | 0 comments


Pasquale Pollio

Alla Salernitana si presentava l’occasione di chiudere la pratica salvezza con tre giornate di anticipo battendo l’Atalanta all’Arechi, impresa comunque complicata dalle velleità degli orobici di qualificarsi per l’Europa che conta, ed il tecnico granata per l’occasione decideva di schierare la squadra in campo con tre attaccanti e così davanti ad Ochoa i difensori erano Danilic, Lovato e Pirola, per Gyomber ancora panchina, in mediana Mazzocchi, L.Coulibaly, Vilhena e Bradaric, con Dià, Botheim e Piatek di punta, dal canto suo Gasperini schierava la squadra con un 3-4-2-1 che vedeva Sportiello in porta, Toloi, Djimsiti e Scalvini in difesa, a centrocampo Soppy, De Roon, Ederson e Zappacosta con Pasalic e Koopmeiners dietro Zapata.

Era l’Atalanta a muovere il primo pallone, ma la prima vera occasione da rete arriva al minuto diciannove quando Zapata non centrava di testa lo specchio della porta granata da pochi metri, ed al vetisettesimo Ederson impegnava Ochoa con un tiro a giro dalla distanza, poi prima dell’intervallo era ancora Zapata a sfiorare il palo alla sinistra di Ochoa con un perfetto colpo di testa, e così il primo tempo si chiudeva con un nulla di fatto ma con una Salernitana che non aveva mai tirato vera la porta di Sportiello.

Al rientro dagli spogliatoi Gasperini effettuava il primo cambio per provare a spostare gli equilibri, dentro Hojlund fuori Pasalic, ma dopo due minuti Soppy si bloccava per un problema muscolare costringendo Gasp ad inserire Okoli che si sistemava sull’out di destra, ruolo a lui poco congeniale, ma l’occasione per i granata arrivava al minuto dieci con Dià che sfruttando uno scivolone di un difensore nerazzurro si involava verso la porta della Dea ma calciava incredibilmente oltre la traversa, l’occasione creata galvanizzava i ragazzi di Sousa che sfioravano la rete del vantaggio con Piatek, dopo le due occasioni arrivavano le prime mosse della panchina granata che sortivano l’effetto sperato visto che la Salernitana cominciava a spingere sull’acelleratore costringendo Atalanta ad abbassare il baricentro ed a provare a ripartire in contropiede, ma quando meno te lo aspetti, in pieno recupero, il neo entrato Candreva batteva Sportiello con un gran tiro dai sedici metri e regalava tre punti d’oro alla sua squadra che vedeva la salvezza ad un passo, salvezza rimandata però dalla vittoria imprevista dello Spezia contro il Milan, ma a tre giornate dal termine del campionato il vantaggio dei granata sul terzultimo posto resta di otto lunghezze, distacco rassicurante ma che non permette ancora di far partire i festeggiamenti

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