Francesco Falzarano
E’ ufficialmente arrivata oggi la separazione tra il Benevento Calcio ed Amato Ciciretti. Una storia d’amore bella, forte, appassionante, che come tutte le storie su questa lunghezza d’onda finisce in modo sinistro. Un “Rapporto” iniziato nell’estate del 2015, quando Amato firma da svincolato con il Benevento Calcio. Uno dei migliori talenti del calcio giovanile, campione d’Italia con la Roma, ma che con il tempo, per via della sua testa un po’ fumantina e di alcuni infortuni, non si è espresso al meglio, scendendo nell’inferno della Lega Pro. Arriva dal Messina, con cui era appena retrocesso in D, eppure l’allora DS Di Somma, e mister Gaetano Auteri, decidono di puntare fortemente su di lui. Ed è proprio con il mister siciliano che si esprime al meglio, diventando prima punto fermo del Benevento, ed in seguito assoluto protagonista della stagione che porterà il Benevento in serie B. Idolo indiscusso della tifoseria, “Drangon Ball” -questo il soprannome- inizia la stagione di serie B con una rete alla Spal, nella vittoria casalinga per 2-0. Stagione memorabile anche questa, perché l’epilogo è la promozione in serie A. Nel mezzo ? Un Ciciretti protagonista per 2/4 di campionato, un Ciciretti plasmato da Marco Baroni, che delizia il pubblico con goal, assist e giocate. Poi qualcosa si intoppa, El Gordo si infortuna spesso, e qualche piccolo problemino extra campo, mettono Ciciretti ai margini del finale di stagione giallorosso. Ma per Benevento resta sempre il figliol prodigo, da cui partire per la prima storica stagione in A. Il resto è storia recente. Il goal con la Sampdoria, il Benevento che non fa punti, il goal allo Stadium, e soprattutto quel contratto in scadenza. Il Benevento ci prova al prolungamento, ma qualcosa non và. Il ragazzo è ingolosito dalle proposto di altre squadre, ed è così che si consuma lo strappo. Gioca poco, la piazza si infastidisce. Non capisce il mancato rinnovo, e la mancanza di riconoscenza verso una città ed una società che l’ha consacrato nel calcio dei grandi. La rottura arriva alle porte di Natale. Ciciretti è nell’undici titolare del Benevento che aspetta il Chievo. Viene fischiato prima, durante e dopo il riscaldamento, prima che lo speacker annunci che non farà parte della contesa (ufficialmente per infortunio). Ecco questo è il momento dell’addio, e dell’amore che si inasprisce. C’è la spaccatura definitiva con la città. Di lì a poco, la conferma : Ciciretti sarà un nuovo giocatore del Napoli da Giugno. Resta un ultimo problema, questi ultimi sei mesi. Alla fine tra l’approdo anticipato in azzurro, e il Getafe, la spunta il Parma (pare per volontà di Oreste Vigorito), che offre un prestito oneroso oltre i duecentomila euro, rappresentando un vero e proprio colpo per la serie B.
Restano le gioie, le vittorie e la storia, scritta insieme. In più le sue parole per dire addio alla “sua” città, di cui riportiamo i passaggi salienti : “è arrivata l’ora di lasciare Benevento, una città che mi ha cambiato e che avrà sempre un posto speciale nel mio cuore! Insieme abbiamo scritto pagine di storia e sono maturato come uomo e come calciatore. E’ stato un onore vestire questi colori, ho sempre dato il massimo senza mai fingere, dispiace per le incomprensioni. Ciao Benevento, il tuo GORDO”
Resta un amore finito, una città che ha dato tanto ad Amato Ciciretti, forse più di ciò che ha ricevuto, ma comunque ha ricevuto cose importanti. Sarà sempre amore tra il Benevento e Dragon Ball, adesso è solo un po’ offuscato, così come accade spesso anche nella vita di tutti i giorni. Benevento saluto il suo figlioccio calcistico … Ci eravamo tanto Amat(i)o.