- Vincenzo Boscaino
La Croazia sa solo vincere. Con i titolari, contro l’Argentina, con le seconde linee, contro l’Islanda. Sempre lo stesso, solo vittorie.
Croazia-Islanda ha regalato meno emozioni di quelle che ci si aspettava. Gli Islandesi dovevano vincere e sperare nell’altra partita del girone. I panchinari della Croazia avevano una grande occasione per mettersi in mostra. I ritmi, però, non sono mai decollati.
Per tutti i novanta minuti si è avuta la netta sensazione di un totale controllo croato. È vero, gli Islandesi hanno avuto le loro occasioni. Ma con il motore al minimo dei giri, Modric e Badelj hanno giostrato a metà campo come volevano e dettavano i ritmi della partita. Tutto era sotto controllo. È proprio il centrocampista della Fiorentina ad essere scatenato ad inizio ripresa. Grandi giocate, traversa e gol. Se è vera l’idea che la grandezza di una squadra la si riconosce dai giocatori seduti in panchina, la Croazia è tra le più grandi di questo mondiale.
La partita finisce 2 a 1 con il gol dell’altro “italiano” Perisic. Un gol in ripartenza che ha messo il punto esclamativo sul primo posto nel girone.
Adesso l’interrogativo è capire fino a dove si può arrivare. Nella sua storia, è la prima volta che la Croazia ha seriamente l’ambizione di portare il trofeo a casa. È la prima volta che ogni tassello è al punto giusto, al momento giusto. Una grande prova di forza già c’è stata, con l’Argentina. Tocca capire la continuità e la solidità mentale di questo gruppo.
Una cosa sicura c’è. La Croazia, oggi più che mai, fa paura a tutti. La Croazia, adesso, può davvero sognare la coppa.