PAlessandro Nardi
Non è stata sfortunata la Svezia, scaramanzie a parte si può dire tranquillamente. La Svizzera è una squadra ostica, che ha pareggiato col Brasile all’esordio, ed ha superato, un po’ a sorpresa a dir la verità il gruppo, ma indubbiamente è sfavorita rispetto agli svedesi. Il vero punto di forza dei rossi crociati a questo punto è la leggerezza. Nessuno gli chiedeva di arrivare ai quarti di finale del Mondiale, ed ora che se li stanno giocando non hanno assolutamente nulla da perdere. Discorso diverso, se pur in parte per i giallo blu: anche loro sono una sorpresa di questo mondiale, negli spareggi hanno eliminato l’Italia ed hanno messo in grandissima difficoltà la Germania, che poi non è riuscita a superare il girone. Al contrario gli svedesi sono addirittura a vincere un girone senza esserne minimamente accreditati e quest’impresa ha fatto salire le aspettative nei loro confronti. Adesso, data la portata delle imprese che hanno compiuto tutti si aspettano che sorpassino, anche agevolmente gli ottavi. Non sarà facile, anzi, forse questa sarà la partita più difficile per loro, non solo per i motivi psicologici che abbiamo già elencato, ma anche per motivi tattici. La Svezia non è una squadra dotatissima a livello tecnico, punta molto sulla forza fisica e tatticamente spesso tendono a coprirsi ed a ripartire, per forza di cose questa volta dovranno giocare in modo diverso. La Svizzera non è una squadra che tende a dominare la partita e come la Svezia ama coprirsi per poi ripartire, in pratica c’è il rischio di vedere una partita bloccata e con poche occasioni da gol. La sfida vera per la Svezia quest’oggi è capire se sono in grado di cambiare il loro modo di giocare da un momento all’altro. E’ certo che la formazione sarà sempre la stessa, così come il classico 4-4-2 che attuano fin dalle qualificazioni, ma sarà fondamentale il modo in cui interpreteranno l’incontro.