Vincenzo Boscaino
La sconfitta in casa contro il Lione sembra ormai solo un lontanissimo ricordo. Il Manchester City di Guardiola batte lo Shakthar Donetsk con una prestazione esaltante sul campo degli Ucraini, portandosi così al comando del girone.
La partita davvero non esiste. Il City è troppo più tecnico, più forte, più organizzato. I primi 45’ sono uno spot per il calcio, un susseguirsi di trame di gioco di una bellezza unica. Nessuno sa come si gioca in paradiso, ma questo primo tempo non dovrebbe andarci troppo lontano. La sblocca Silva con un tiro al volo e raddoppia Laporte di testa. Hanno segnato loro, ma potevano essere molti di più i marcatori.
Anche Guardiola ai microfoni si complimenta con i suoi:” Il primo tempo migliore delle ultime tre stagioni, da quando sono qui, siamo stati meravigliosi”. A rendere tutto più bello è la prestazione super di un De Bruyne finalmente a disposizione del tecnico Catalano. Ciliegina sulla torta, il belga è stato sostituito da Bernardo Silva, colui il quale ha chiuso i giochi con il 3 a 0 finale.
Limitarsi ad analizzare la prestazione dei singoli sarebbe superfluo. Il Manchester è un’orchestra meravigliosa dove ognuno mette la sua fantasia e la sua classe all’interno di uno spartito ben disegnato. Un caos organizzato, una ragnatela di passaggi finalizzata ad un unico scopo: segnare.,
Il City è andato lontano, fino ai confini dell’Europa, per ritrovarsi e sentirsi invincibile. I ragazzi di Guardiola sono tra le squadre più attrezzate per prendersi la coppa a Madrid. Pep in conferenza si nasconde, dice che i Citizens non sono pronti, che ci sono altri più forti. Chiaramente una strategia per alleggerire la pressione sui suoi uomini. Quanto sei l’allenatore più forte al mondo, con una delle squadre più ricche, con giocatori straordinari e un pubblico così, vincere è il solo obiettivo che puoi avere. Guardiola lo sa, noi lo sappiamo. Solo il destino potrà dirci se sarà l’anno buono.