Pasquale Pollio
Dopo aver superato indenne, anche se tra le polemiche, la trasferta di Cremona, la Salernitana si è ritrovata al Centro Sportivo “Mary Rosy” per preparare la sfida dell’Arechi contro il Perugia.
Colantuono dovrà sopperire alle assenze di Schiavi, tre le giornate di squalifica da scontare, e Perticone out per problemi fisici.
Inoltre non potrà guidare i suoi ragazzi dalla panchina, vista la giornata di squalifica comminatagli dal Giudice Sportivo per il turbolento post partita dello Zini.
In settimana il tecnico ha riprovato la difesa a quattro e l’inserimento di un trequartista dietro le due punte, anche se l’unica volta che i granata sono scesi in campo con questo schieramento tattico i risultati sono stati deludenti.
Dopo attente valutazioni il tecnico ha deciso di modificare il modulo di gioco senza però rinunciare alla difesa a tre, quindi contro il Perugia la squadra si è scesa in campo con il 3-4-1-2.
Nel ruolo di trequartista Mazzarani ha vinto il ballottaggio con Di Gennaro, sistemandosi alle spalle del duo Djuric e Jallow, e solo a venti minuti dalla fine il tecnico ha riportato il centrocampo a cinque sostituendo Mazzarani con Akpa Akpro.
La Salernitana ha disputato una partita sotto tono, ed il pareggio sembrava il risultato scontato, ma una “papera” del portiere umbro faceva sì che i granata portassero a casa l’intera posta.
Forse i tre punti non sono stati meritati, ma queste vittorie sofferte spesso aiutano le squadre ad aumentare la consapevolezza nei propri mezzi, certo è ancora presto per delineare la griglia esatta delle pretendenti alla promozione, e la Salernitana dovrà ancora crescere, ma sicuramente restare attaccati al gruppo di testa è molto importante perché i recuperi in un campionato lungo ed equilibrato come quello cadetto sono oltremodo complicati.
A tutto questo si aggiunge l’ennesimo colpo di scena, grazie alla sentenza del TAR, che potrebbe modificare nuovamente il format della competizione….la confusione del calcio italiano sembra non voler terminare