Inter, Conte subito smentito: passo falso alla prima in Champions

Posted By on Set 18, 2019 | 0 comments


Giovanni Rosati

Io non sarei un allenatore da Champions? Si vive di luoghi comuni. Basta che uno dica delle cose in tv che poi tutti le riprendono. Questa è la mia quarta Champions e finora l’ho sempre affrontata con creature appena nate. Questa è la risposta che mi sento di dare ai sapientoni”. Erano le 15:52 quando Antonio Conte si scaldava così nella conferenza stampa di presentazione di Inter-Slavia Praga. Ventinove ore dopo, la sua squadra compiva il suo primo passo falso europeo pareggiando in casa propria contro la quarta fascia del suo girone, ovvero con l’unica squadra veramente abbordabile di un gruppo completato da Borussia Dortmund e Barcellona. E la striscia di gare consecutive Champions League senza vittorie per lui saliva a quota quattro.

Eppure, dal 1’ minuto è scesa in campo una formazione composta da titolari. Godin è stato sostituito da D’Ambrosio, che ha però giocato praticamente sempre fino ad allora, così l’unico extra è Gagliardini. Niente sperimentazioni neanche davanti, dove si è tornati all’artiglieria pesante Lukaku-Lautaro, mentre in mediana non ci si è privati dell’uomo del momento Sensi. E per fortuna, perché l‘ex Sassuolo è stato di nuovo tra i più convincenti e ha costruito, su azione o ancor più spesso da fermo, le più pericolose azioni nerazzurre. Solo che De Vrij ha mandato alto, D’Ambrosio ha sparato sul portiere e quando ha provato direttamente da punizione ha centrato la traversa. Disgraziatamente per lo Slavia – praticamente fermatosi a quel punto per contemplare il pallone che schizzava in verticale e ringraziare il cielo per aver conservato il vantaggio trovato in quella che può esser considerata la prima azione pericolosa con Olayinka, oltretutto miracolosamente non in fuorigioco – alla fine dell’arcobaleno tracciato dalla sfera non c’è un tesoro, ma Barella a contare i passi per poter bagnare il suo esordio in Champions con un gol.

Un gol importante. Perché l’1-1 è una noia, ma uno 0-1 sarebbe stato un problema grave, in ottica passaggio del turno ma anche per l’eventuale discesa in Europa League. Certo, il centrocampista ha privato i tifosi neutrali del brivido di poter vedere lo Slavia Praga stagliarsi in vetta da solo e far mangiare la polvere a squadrette del calibro di Barcellona, Borussia Dortmund e Inter. Ma in ottica nerazzurra… che toppa ci ha messo!

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