Pasquale Pollio
Il Cagliari espugna per la terza volta in tre anni il campo dell’Atalanta, conquista il nono risultato utile consecutivo facendo registrare la miglior partenza degli ultimi cinquant’anni, bisogna infatti tornare all’anno dello scudetto per trovare uno score migliore, quell’anno i rossoblù erano ancora imbattuti dopo undici giornate, ma ciò che colpisce è la crescita in termini di personalità dei sardi che riescono a dominare sul campo di una delle squadre più in forma del campionato senza mai correre rischi, se si esclude un tiro dai sedici metri del “Papu” Gomez che si stampa sulla traversa, ed alla fine il risultato va anche stretto agli uomini di Maran.
Il tecnico dovendo disputare la terza gara della settimana propende per il turn-over, e rispetto all’impegno infrasettimanale con il Bologna cambia gli esterni bassi, con Cacciatore e Lycogiannis che prendono il posto di Faragò e dello squalificato Pellegrini, mentre Klavan e Pisacane vengono confermati al centro della difesa, anche la linea mediana viene rivoluzionata con Rog e Castro che si sistemano ai lati di Oliva a cui vengono affidate le chiavi del centrocampo, si accomodano in panchina Cigarini e Nandez, a completare l’undici di partenza ci sono gli insostituibili Nainggolan, Joao Pedro e Simeone che questa settimana, come previsto, hanno dovuto fare gli straordinari.
Da notare che il 4-3-1-2 canonico del tecnico spesso si trasformava in un 4-3-3 con Nainggolan che scivolava sulla linea dei due attaccanti.
Dopo questa splendida prestazione nessun obiettivo può essere precluso ai rossoblù che la prossima settimana attendono la Fiorentina alla “Sardegna Arena” per provare a portare a dieci la striscia di risultati positivi, e conquistare la terza vittoria di fila per confermarsi in zona Europa.
Nell’attesa ai tifosi è concesso sognare