Alessia Fratarcangeli
Napoli o Roma: la corsa all’etichetta di ‘rivale’ è partita ma per accaparrarsela ci sarà bisogno di macinare tanto lavoro sul campo. Sarri, come sempre, ha studiato minuziosamente l’avversario di oggi pomeriggio. La Roma di Spalletti sa essere un ostacolo non indifferente agli obiettivi stagionali dei partenopei, perciò bisogna mettere le cose in chiaro dal primo scontro. A entrambe le compagini mancheranno elementi importantissimi per il loro equilibrio: Kevin Strootman e Bruno Peres da una parte. Dall’altra Arkadiusz Milik e Albiol. Ed è quello che mancherà più di tutto al Napoli, quel bomber polacco contro cui Dzeko forse non avrebbe retto il confronto.
I suoi movimenti, i suoi gol pesano come un macigno: Callejon, Gabbiadini e Mertens (oppure Insigne) non saranno facile da contenere: il destro di Mertens è velenoso, quindi sarà una soluzione che il belga, quando potrà, tenterà verso la porta di Szczesny. Non impossibile scardinare la difesa della Roma. L’unico ostacolo si chiama Kostas Manolas. Sulle fasce, invece, Juan Jesus e Florenzi potrebbero essere l’anello debole del quartetto difensivo. A centrocampo sarà battaglia a tutti gli effetti: entrambe le compagini sono dotate di uomini fisici ma soprattutto con ottimi piedi. E’ qui che sarà fondamentale vincere gli scontri, conquistare il pallone e innescare tempestivamente la manovra offensiva. Il compito è ovviamente affidato a Allan e Hamsik, mentre il solito Jorginho è affidata la regia delle possibili occasioni partenopee. In difesa Sarri darà una maglia a Maksimovic accanto a Koulibaly. Sulle fasce, fermare Salah non è cosa da poco; perciò Ghoulam dovrà essere intelligente, astuto e giocare d’anticipo, leggendo le mosse dell’avversario. Inoltre, la fondamentale isolare Diego Perotti.