Tiziano Villanacci
BARCELLONA –MANCHESTER CITY:Kevin De Bryune. “Tolto Messi, De Bryune è in grado di sedersi al tavolo dei più grandi” aveva dichiarato Pep Guardiola dopo la vittoria nel derby contro Mourinho. Il Barcellona è tornato alla vittoria in Liga, ma continua a prendere gol. Ecco perché la velocità e la tecnica di De Bryune potrebbero essere l’ostacolo più duro da fermare per gli uomini di Luis Enrique. L’obiettivo del Manchester City sarà quello di uscire indenne dalla trasferta più complessa del girone e testare quanto Guardiola davvero è riuscito a portare sia come esperienza che come consapevolezza della propria forza alla sua squadra. De Bryune ha inoltre sbagliato un rigore nell’ultimo match contro l’Everton. Campioni come lui non sbagliano due partite consecutive.
Francesco Falzarano
NAPOLI – BESIKTAS: Manolo Gabbiadini. Forse banale. Probabilmente scontato. Ma questa non può non essere la serata di Manolo Gabbiadini. Prima per se stesso, e dopo, per i tifosi de Napoli. Manolo, ora, non può permettersi di sbagliare. A quel punto crollerebbero le certezze, aumenterebbero i dubbi e le paure, probabilmente ci sarebbe la conferma che Napoli non sarebbe la piazza per lui. L’ex Samp, sarà riproposto al centro dell’attacco azzurro, posto che non predilige, ma come ha apostrofato Sarri :”deve adattarsi al gioco della squadra”. Noi pensiamo che il “Gabbia” sia ancora un giocatore pronto ad esplodere, perché se hai talento prima o poi vieni fuori. Il Besiktas per rilanciarsi, per far partire una “nuova” stagione. Con la musichetta della Champions al San Paolo, c’è sempre un’atmosfera diversa. Che la magia vada nei piedi di bomber azzurro? A Napoli se lo augurano. Per Gabbiadini una notte per ricominciare.
Stefano Renzi
BAYERN MONACO – PSV: Arjen Robben. L’olandese sta pian piano tornando: la sua forma cresce progressivamente. L’infortunio agli adduttori sembra essere solo un brutto ricordo, e Arjen può finalmente tornare a giocare con continuità. Ha già esordito in Champions in questa stagione, e in sole 3 partite di Bundesliga – 146 minuti, per la precisione – ha messo ha segno 2 gol. La classe, è vero, non svanisce mai. Ma Robben deve ritrovare la condizione migliore se vuole risalire le gerarchie della squadra tedesca. Quella di oggi è una partita importante per il Bayern: i bavaresi sono secondi, a 3 punti dall’Atletico impegnato con il Rostov. Se si vuole inseguire il primo posto, la vittoria è d’obbligo. Robben può fare la differenza.