Massimo Fabi
Come perdersi in un bicchier d’acqua. Proprio come la Roma due settimane fa contro l’altra formazione di Vienna, anche il Sassuolo conosce l’amaro del pari europeo casalingo derivante da un black out totalmente inaspettato fino a cinque minuti dalla fine. Da una ipotetica e salutare vittoria, che avrebbe condotto gli emiliani al primo posto del girone F in rapporto al ko del Genk al San Mamés, si è passati in cinque minuti a un 2 a 2 beffardo che complica i piani di Di Francesco in vista qualificazione. Un vero peccato, in quanto a dispetto delle tante e dolorose assenze, fino agli sgoccioli di gara i neroverdi avevano compiuto una prestazione di cuore e tatticamente egregia. In un Mapei gremito di supporters austriaci, e che dinanzi le uscite europee degli emiliani meriterebbe più gente di casa sugli spalti, i padroni di casa si schierano con un 5-3-2 tramutabile in un 3-5-2 in fase di possesso. Neanche Politano sta bene e inizia dalla panchina: inevitabilmente non sarà un Sassuolo bello, ma combattivo e aggressivo, attuante un pressing alto che smorza sul nascere la manovra del Rapid Vienna. Sugli scudi nel match in terra austriaca, se i giovanissimi fantasisti Murg e Shaub si vedono poco è anche per la prestazione eccellente di una mediana del tutto inventata e che deve a fare a meno da tempo del trio titolare Missiroli-Magnanelli-Duncan: Pellegrini in versione playmaker e Biondini-Ragusa sui lati fanno un doppio lavoro essenziale, tra il supporto al duo Matri-Defrel e raddoppi di marcatura a sostegno degli esterni Lirola e Adjapong. Conquistato il doppio vantaggio, nella ripresa c’è l’illusione di una partita fortemente in discesa, gestita bene dai ragazzi di Di Francesco. Degli ospiti poche tracce, impensierendo mai seriamente Acerbi e compagni. Viste le energie spese, l’ex cesenate Ragusa, uno dei migliori in campo per corsa, quantità e qualità, verrà poi sostituito quando la vittoria sembrava ormai in cassaforte. Causa il forfait anche di Mazzitelli, vengono concessi gli ultimi dieci minuti al giovane Ricci, reduce da alcuni giorni di lavoro differenziato e impiegato come interno sinistro pur non essendo centrocampista di nascita. Alternative di sostanza e gamba non ci sono, la soluzione è troppo leggera? Non si ha la controprova, ma le due reti degli ospiti hanno origine proprio da quella zona, vedendo poi complici la stanchezza generale ed errori sia individuali, vedi Consigli, sia di reparto difensivo. Tra organico ridotto al minimo e un po’ di inesperienza, il Sassuolo lascia per strada due punti che ora deve ritrovare nei prossimi impegni. Nulla è compromesso, essendo a un solo punto dai primi due posti, ma servirà l’impresa a Bilbao. Necessario ripartire dall’organizzazione e atteggiamento cooperativo messi in mostra ieri dinanzi a tutte le difficoltà, magari con qualche elemento cardine a disposizione in più…