Pochi giorni alla partita più attesa dell’anno. Sono anni ormai che El Clasico rappresenta quanto di meglio il calcio europeo ha da offrire. L’apice assoluto è stato raggiunto quando sulle panchine sedevano Guardiola e Mourinho, con Cristiano Ronaldo e Messi più giovani di sei anni. I due fuoriclasse ancora ci sono, e tanto basta per reputarla la partita con il più alto tasso tecnico del mondo.
Situazioni differenti. Il Real Madrid non sa più perdere. Gli uomini di Zidane, dopo le infinite critiche arrivate in seguito a tre pareggi consecutivi, hanno inalato una striscia vincente di sei partite, che gli ha permesso di sfruttare tutti i passi falsi di Atletico Madrid e Barcellona, portandosi in prima posizione a +6 dal secondo posto, ovvero quello occupato dai blaugrana. I catalani stanno vivendo un periodo difficile: nelle ultime due partite gli uomini di Luis Enrique hanno raccolto due punti, frutto di uno 0-0 e di un 1-1. Preoccupa lo stato di forma della squadra, che non riesce a dare ritmo alla gara, rendendo il possesso del pallone pressoché inutile. Due pareggi consecutivi non sono la fine del mondo, ma in Spagna tengono in estrema considerazione anche la prestazione, e nell’ultima trasferta contro la Real Sociedad, Messi e compagni sono stati letteralmente surclassati dagli avversari.
Nonostante il buon momento, Zidane non può sorridere. Gli infortunati in casa blanca non smettono di arrivare. Bale si è operato alla caviglia, Kroos ha a che fare con una frattura capillare nel piede e Morata ha problemi con il tendine d’Achille. In aggiunta negli ultimi giorni Varane ha subito una ricaduta. Il Barcellona non sta certo meglio: Iniesta è recuperato ma non gioca dal 22 ottobre per via di un infortunio al ginocchio, Jordi Alba e Pique sono tornati in campo da due partite ma non sono ancora al meglio della condizione.
Ognuna delle due squadre punta alla vittoria: se ti chiami Barcellona o Real Madrid non c’è altra alternativa. Ma nell’ottica della maratona del campionato, un Real Madrid che gioca in trasferta, con molti giocatori chiave infortunati ed un +6 di vantaggio, potrebbe non disdegnare il pari, tanto da poterlo usare come arma di forza; i padroni di casa dovranno fare di tutto per accorciare le distanze in classifica, e quest’anno sembra che il Barcellona nei momenti di confusione offensiva non riesca a trovare il giusto equilibrio in campo, lasciando spazi e prendendo gol da chiunque, come i 14 gol subiti dimostrano, una proiezione di 42 reti da qui a fine stagione. Un’enormità per le squadre che puntano alla vittoria del campionato: negli ultimi dieci anni, solamente in una occasione la squadra campione di Spagna ha portato la casella dei gol subiti sopra i 40.