Giacomo Nannetti
È il 3 novembre del 2012 e allo Juventus Stadium va in scena l’attesissimo derby d’Italia. L’Inter arriva da 6 vittorie consecutive e vuole interrompere l’imbattibilità casalinga della Vecchia Signora. La Juve invece ha 4 punti in più dei neroazzurri e punta alla conquista del secondo scudetto dell’era Conte, che puntuale arriverà, mentre per l’Inter sarà una stagione avara di emozioni positive.
L’inizio gara per i neroazzurri è da shock, infatti solo dopo 18” la Juve è già avanti con un gol di Arturo Vidal, viziato però da un clamoroso fuorigioco di Asamoah. La Juve è in fiducia e per due volte con Marchisio imbeccato in area di rigore da Pirlo fallisce il colpo del K.O, con il Principino che spara addosso al portiere Handanovic. La squadra di Stramaccioni si fa viva dalle parti di Buffon prima con Palacio che insacca, ma il gol viene annullato per fuorigioco, e poi con un gran destro a giro di Cassano che però per sua sfortuna si spegne di poco alla sinistra dell’estremo difensore bianconero. Quasi allo scadere del primo tempo, Vidal approfitta di una dormita collettiva della difesa ospite, e soltanto un grande intervento di Handanovic nega la gioia della doppietta al cileno.
Nella ripresa cala notevolmente il ritmo della squadra di Conte, che a seguito della squalifica segue dalla tribuna la gara, e così è l’Inter a fare la partita. Al minuto 59 sugli sviluppi di un calcio di punizione, Marchisio ingenuamente strattona Milito che va a terra e guadagna calcio di rigore. Lo stesso attaccante argentino si presenta dal dischetto e trafigge Buffon firmando il pareggio. La Juve non riesce a scuotersi e così l’Inter passa addirittura in vantaggio. Il neo entrato Guarìn calcia in maniera potente, il numero 1 juventino respinge, arriva “El Principe” Milito che con un tap-in vincente fa 1-2. Tutto finito? Macchè… I padroni di casa prima con Bendtner, subentrato ad inizio ripresa a Vucinic, e poi con Pirlo dalla distanza, vanno vicini al gol del pari che però non arriva. Arriva invece l’1-3 degli uomini di Stramaccioni, in contropiede, con Nagatomo che serve splendidamente Palacio: game over.
L’Inter balla il tango argentino in casa dei rivali storici, porta a casa la settima vittoria consecutiva e interrompe l’imbattibilità casalinga della Juvenutus che durava da 49 partite. La Juve perde e si lecca le ferite. A maggio sarà tutto diverso, la Vecchia Signora trionfa nuovamente e l’Inter chiude in nona posizione scrivendo una brutta pagina della sua storia.
Juventus-Inter 1-3
Buffon; Bonucci, Barzagli, Chiellini; Lichtsteiner (dal 38′ Caceres; dal 79′ Quagliarella), Vidal, Pirlo, Marchisio, Vucinic (dal 46′ Bendtner), Giovinco.
Handanovic; Ranocchia, Samuel, Juan Jesus; Zanetti, Gargano, Cambiasso, Nagatomo; Palacio, Milito (dall’80’ Mudingayi), Cassano (dal 69′ Guarin).
Reti: 1′ Vidal (J), 59′ e 75′ Milito (I), 90′ Palacio (I)