Caro Arrigo ti scrivo….

Posted By on Mar 11, 2016 | 0 comments


Di Nicola Ciacciarelli

 

Sentito cosa dice l’Arrigo nazionale, cara Juve? Giochi male. E rincara la dose, paragonandoti al Rosenborg. Vinci in patria e basta. In Europa fai fatica e fa niente se lo scorso anno sei arrivata in finale di Champions e hai messo in serissima difficoltà una delle squadre più forti di sempre.

Ecco, a proposito di squadre più forti di sempre. Sacchi è stato, certamente, il condottiero di una di queste. E però, se permette caro mister, avere Baresi, Maldini, Tassotti, Costacurta, Donadoni, Ancelotti, Rijkaard, Van Basten, Gullit un pochino aiuta, no?

Aiuta essere stato l’allenatore di una società che, all’epoca, poteva spendere e spandere e che, sicuramente, non doveva combattere contro le superpotenze economiche di oggi, guidate dagli ultramiliardari russi, americani, ma soprattutto qatarioti ed emiri.

Un pochino di differenza c’è o no? E sì che c’è differenza. Come è differente anche il torneo con cui si deve misurare la Juve di oggi, rispetto a quel Milan pur sempre stellare. Già, perchè sul finire degli anni 80′ le inglesi erano fuori (causa squalifica per i fatti dell’Heysel) e le uniche vere rivali di livello, di un certo rango insomma, erano Barcellona e Real.

Che non si faccia l’errore, però, di vedere soltanto ”marcio” e antipatia sportiva nelle parole del natio di Fusignano. In ciò che afferma c’è comunque un fondo di verità.
Parole non casuali che devono comunque far riflettere, non tanto (o non solo) sulla Juventus, squadra italiana di riferimento al momento, ma sul movimento italiano in generale, o per meglio dire sulla mentalità che accompagna il calcio nostrano. Inutile negare che, spesso e volentieri, gran parte dei match della Serie A  sembrano gare di scacchi o di Risiko, quando vola qualche calcione. Aggiungeteci che la provinciale italiana media non cambia l’atteggiamento difensivo di partenza , neanche in svantaggio, e la noia è il risultato che otterrete. La preparazione atletica scadente, se la si confronta con quella di molti dei migliori team esteri che affrontano Champions ed Europa League, completa un quadro perlomeno preoccupante.
E questo è quanto! Come dite? Troppo democristiano, cerchiobottista? Ma no  è bello poter analizzare,  confrontare un’idea, un pensiero o anche la più semplice delle frasi da diverse angolazioni. Provate anche voi, vi sentirete meglio, forse anche più veri e liberi. Ah, ci provi anche lei mister. Provi ad analizzare “in profondità” il gioco di Allegri e dei suoi. Si accorgerà che non è poi così tanto male

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